Chi ha spostato il mio formaggio?: recensione del libro di Spencer Johnson

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  • Categoria dell'articolo:Libri per la mente
  • Ultima modifica dell'articolo:4 Febbraio 2024
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recensione del l ibro chi ha spostato il mio formaggio
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di Antonio Martone

Chi ha spostato il mio formaggio? è un libro che tutti dovrebbero leggere. In meno di due ore di lettura ti porti a casa una lezione che può davvero cambiarti la vita.

Ed è proprio di cambiamento che si parla in Chi ha spostato il mio formaggio?, con un linguaggio semplice, tipico delle storielle che si raccontano ai bambini. Ed io non vedo l’ora di raccontarla al mio, appena si farà un po’ più grande.

Quattro personaggi, quattro caratteristiche che rappresentano noi, gli esseri umani, ambientato in un labirinto, la vita.

Tutti abbiamo la necessità di trovare la via all’interno del labirinto, specie in tempi di grande cambiamento.

L'autore (dalla terza di copertina)

Spencer Johnson è autore di una serie di successi internazionali che hanno aiutato milioni di lettori a scoprire verità capaci di rendere la vita più gratificante e meno stressante. 

Si dice di lui: “È il migliore nel prendere in esame problemi complessi e a fornire soluzioni semplici che funzionano”.

Tra queste, Chi ha spostato il mio formaggio? il libro sul cambiamento più letto al mondo, e Il Presente, il suo più recente best-seller. 

È inoltre ideatore e coautore de L’One Minute Manager, scritto insieme con il leggendario consulente Kenneth Blanchard. Il volume è sempre presente nelle classifiche di vendita del suo settore ed è diventato in breve il metodo di management più famoso in assoluto.

Spencer Johnson si è laureato in Psicologia presso l’University of Southern California e in Medicina presso il Royal College of Surgeons; ha esercitato la professione presso la Harvard Medical School e la Mayo Clinic e, più recentemente, ha fatto parte del corpo dirigente della Harvard Business School.

I suoi libri sono stati spesso oggetto di interesse da parte dei media, fra cui Associated Press, BBC, CNN, Fortune, The New York Time, Time, Usa Today e United Press.

È a capo di Who Moved My Cheese? UC, un’organizzazione la cui finalità è assistere persone nel gestire con successo il cambiamento.

Per l’opera ‘Who Moved My Cheese? The Video’ è stato insignito nel 2004 del premio Telly.

Chi ha spostato il mio formaggio? attualmente ha superato i trentacinque milioni di copie vendute in tutto il mondo, ed è stato tradotto in oltre quaranta lingue.

Chi ha spostato il mio formaggio? in breve

I quattro personaggi di questa storia sono due topolini, Nasofino e Trottolino, e due gnomi, Tentenna e Ridolino.

Nasofino rappresenta quella parte di noi che fiuta per tempo il cambiamento; Trottolino è la nostra voglia di entrare in azione; siamo come Tentenna quando neghiamo il cambiamento e ci facciamo sopraffare da esso; siamo invece come Ridolino quando impariamo ad adattarci al cambiamento. 

Immagine di chi ha spostato il mio formaggio?

I quattro amici vivono in un labirinto alla ricerca ognuno del proprio formaggio preferito.

Ogni mattina indossano la tuta e le scarpette e iniziano le loro ricerche all’interno del labirinto pieno di zone buie e vicoli ciechi, molti dei quali non portano da nessuna parte.

Dopo vagare per tanto tempo, finalmente i quattro amici riescono a trovare ciò che cercavano. In fondo ad uno dei corridoi, trovarono un deposito di formaggio.

Dal quel giorno, tutte le mattine i topi e gli gnomi, appena svegli, indossavano i loro indumenti da corsa e si dirigevano verso il loro tesoro.

Ma ben presto ciascuno di loro cominciò a comportarsi in modo diverso. Nasofino e Trottolino continuarono ad alzarsi ogni mattina e correvano verso il deposito e, una volta li, toglievano le scarpe ma le tenevano sempre a portata di mano in caso di necessità. Poi si godevano il formaggio.

Gli gnomi Tentenna e Ridolino invece iniziarono ad adagiarsi, alzandosi sempre più tardi e recandosi al deposito senza troppa fretta.

Adesso che avevano trovato il loro formaggio, non c’era più bisogno di scomodarsi e di correre come facevano i loro amici topini.

Questo atteggiamento però pian piano si trasformò in arroganza, tanto che i due gnomi iniziarono a non far caso a ciò che stava avvenendo sotto ai loro occhi.

Mentre i topini non smettevano un attimo di fiutare ogni cambiamento, i due gnomi erano sempre più sicuri che il loro deposito non avesse mai fine.

Ma un bel giorno…

Nasofino e Trottolino si recarono al deposito e scoprirono che non c’era più il loro formaggio. La scoperta non li colse di sorpresa perché avevano già notato che le scorte di formaggio stavano finendo. Così si scambiarono uno sguardo e sapevano già cosa fare: indossare tuta e scarpette e darsi da fare per trovare altro formaggio.

Quello stesso giorno, ma un po’ più tardi, anche Tentenna e Ridolino arrivarono al deposito e, siccome non avevano notato quei piccoli cambiamenti giorno per giorno, trovarono una brutta sorpresa.

Chi ha spostato il mio formaggio? cominciò ad urlare Tentenna, mentre Ridolino si limitò a scrollare il capo.

I due gnomi si recavano ogni giorno al deposito e ogni volta si trovavano davanti la stessa scena. Andarono avanti così per molti giorni ancora, fino a quando…

Ridolino iniziò a chiedersi se anche i loro amici topini si trovavano nella stessa situazione e a cercare un’alternativa, mentre Tentenna era fermo sulle sue convinzioni: a lui il formaggio spettava ed era ingiusto che qualcuno glielo avesse portato via.

Alla fine Ridolino prese coraggio e, indossato di nuovo tuta e scarpette, salutò il suo amico, e si mise alla ricerca di nuovo formaggio.

Tentenna invece era paralizzato dall’angoscia e finì per rimanere solo.

Il racconto prosegue con le avventure di Ridolino che, vagando alla ricerca del formaggio, affronta il suo cambiamento.

Tre punti salienti del libro

Ridolino inizia la sua avventura nel labirinto alla ricerca del formaggio e, forse, anche di sé stesso.

Infatti mentre esplora nuovi spazi, analizza spesso la sua situazione e prova a dare una risposta ai suoi comportamenti.

Quando arriva ad una soluzione, lascia un messaggio sulle mura del labirinto. Come era solito fare, disegna intorno alla “massima” una fetta di formaggio, con la speranza che Tentenna lo leggesse.

E di queste massime ne ho selezionate tre.

1. Consapevolezza

Il primo passo che compie Ridolino è la consapevolezza di essere artefice del proprio destino. Infatti cominciava a stufarsi di stare ad aspettare che la condizione migliorasse da sola, perché capiva che più si adagiava e più sarebbe stato difficile uscirne.

Ah, ah, guardateci! Continuiamo a fare e rifare le stesse cose e poi ci chiediamo come mai la nostra condizione non migliora. Ci sarebbe davvero da ridere, se non ci fosse da piangere!

Anch’io ho cercato di nascondermi la verità, ma adesso mi rendo chiaramente conto che nessuno riporterà qui il formaggio del passato e che è venuto il momento di andare a cercare il nuovo formaggio.

forma di formaggio con una massima di ridolino

Ed è proprio così! Il primo passo da compiere è prendere consapevolezza di dove si è in questo momento, ma soprattutto bisogna capire che non possiamo ottenere cose differenti se non facciamo cose differenti.

2. Il Potere della Visualizzazione

Non c’è niente da fare, la visualizzazione è uno strumento potentissimo che non solo ti aiuta a realizzare i tuoi obiettivi, ma ti da quella forza che ti fa superare i mille ostacoli che ti separano dai tuoi desideri.

Le cose migliorarono ulteriormente quando cominciò a fantasticare. Immaginò se stesso, chiaramente e in ogni dettaglio, seduto al centro di una distesa di tutti i suoi formaggi preferiti, dal gruviera al parmigiano!

forma di formaggio con una massima di ridolino

Come ho avuto modo di spiegarti in altri post, quando visualizzi il tuo obiettivo e sei concentrato su di esso attivi dei sistemi che, purtroppo o per fortuna per noi, lavorano a prescindere.

Sarebbe opportuno, quindi, sfruttare questi sistemi a nostro favore, e non contro. Quindi invece di visualizzare ciò che non vuoi, prova a vestire i panni della persona che vorresti essere. E fallo con tanta l’intensità ed emozione.

3. Opportunità

Ridolino si rese conto che la sensazione di paura che provava di non riuscire a trovare altro formaggio era così forte che gli impediva di intraprendere la ricerca.

Quando siamo concentrati su ciò che non possiamo fare, sul timore di non riuscire, insomma quando il nostro focus è orientato al problema e non alla soluzione, perdiamo letteralmente l’occasione di progredire. 

Tutto cambiò quando Ridolino prese con coraggio la decisione di uscire a cercare altro formaggio, trasformando i suoi timori in nuove opportunità.  

Quando si rese conto che le sue convinzioni erano cambiate, si fermò e scrisse sul muro:
forma di formaggio con una massima di ridolino

Così come Ridolino, devi capire che il cambiamento continuo è una condizione del tutto naturale, sia che te lo aspetti o meno. 

Quando lavori sulle convinzioni e cambi i tuoi Paradigmi, il tuo modo di vedere il mondo sarà diverso, tu sarai una persona diversa.

Riflessioni finali

Sono sicuro che sarai curioso di sapere come finisce Chi ha spostato il mio formaggio?, vero? 

Ho definito questo libro come una storiella da raccontare ai propri figli e come tale non poteva non avere un lieto fine.

Ridolino troverà alla fine una nuova fonte di formaggio, anzi ancora più vasta della precedente e, soprattutto, si riconcilierà con i suoi amici Nasofino e Trottolino.

Chi ha spostato il mio formaggio? è tanto semplice nella lettura e nella comprensione dei punti fondamentali della storia, quanto il valore che ne ricavi leggendolo.

Il cambiamento è dietro l’angolo e devi accoglierlo con entusiasmo e con la convinzione che porterà nuove opportunità.

Un bel giorno Ridolino ebbe l’impressione di udire dei rumori insoliti provenienti dal Labirinto. Quando il tramestio si fece più distinto, capì che stava arrivando qualcuno.
Che fosse Tentenna? Forse tra poco lo avrebbe visto svoltare l’angolo! Recitò una preghiera e sperò, come aveva già fatto molte volte, che il suo amico fosse finalmente riuscito a capire un messaggio fondamentale:

E tu come sei messo/a con i cambiamenti? Riesci a fiutarli in tempo come Nasofino, li affronti con tenacia come Trottolino o ti fai travolgere e resti immobile a lamentarti come Tentenna?

Io ti auguro di essere almeno come Ridolino, che si mette in discussione, lavora sulle sue convinzioni e va alla ricerca di nuove opportunità.

Attendo un tuo commento, intanto ti do appuntamento al prossimo articolo.

 

Antonio M.

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