Che cos’è un paradigma mentale e come cambiarlo

paradigma mentale
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di Antonio Martone

Nelle pagine di questo blog ho più volte spiegato cosa sia un paradigma mentale e come influenzi pensieri, credenze e decisioni che si ripercuotono sui nostri comportamenti. 

In questo post vedremo in che modo i paradigmi ci tengono sotto scacco e come poterli modificare, perché da essi dipende il nostro stato fisico, economico e sociale. 

Il paradigma mentale

Il paradigma mentale è un vero e proprio programma che viene installato nella nostra mente e ha il controllo quasi esclusivo sui nostri comportamenti.

Per spiegarti meglio cosa voglio dire, permettimi un parallelismo tra la nostra mente e un computer.

Quando acquisti un nuovo pc, alla prima accensione troverai una serie di programmi pre-installati. Il tuo nuovo pc (quel preciso modello) è uguale a migliaia di altri pc dello stesso modello, vero?

Solo dopo, rispetto alle tue esigenze, installerai decine di programmi che ti serviranno per il lavoro, gli aggiornamenti, lo svago e così via.

Dopo pochi giorni, il tuo pc sarà completamente diverso da tutti gli altri, perché ognuno avrà installato i propri programmi. 

Un disegnatore, ad esempio, avrà installato nel proprio pc programmi diversi rispetto ad un trader, così come un fotografo rispetto ad un commercialista.

Quando nasciamo, accade più o meno la stessa cosa.

Alla nascita abbiamo una serie di “programmi” pre-installati (ad esempio i riflessi) che ci accomuna a migliaia di altri bambini nati nello stesso giorno.

Ora, lo so che è una forzatura perché geneticamente siamo diversi, ma la nostra mente è un po’ come quel pc appena comprato, con tanta memoria e nessun programma ancora installato.

Da quel momento e nei successivi 4-5 anni, chi si prenderà cura di noi (mamma, papà, nonni/e, fratelli, sorelle, zii/e, maestri/e), senza saperlo lascerà una traccia nella memoria della nostra mente. Installerà dei programmi.

Ognuno di quei programmi è un paradigma mentale.

bambino e paradigma mentale

Idee, credenze, pensieri, immagini e così via, che ogni bambino assimilerà come buone e che farà sedimentare nel subconscio.

Tutto questo influenzerà i comportamenti e, poiché la maggior parte delle nostre azioni è abituale, siamo letteralmente controllati dai paradigmi mentali.

Come ci controlla il paradigma mentale

Il paradigma mentale detta la tua logica, vigila su come utilizzi il tuo tempo, controlla la percezione della tua realtà, la tua efficacia, la quantità di soldi che guadagni.

Perché? Perché i tuoi comportamenti saranno sempre in linea con i tuoi paradigmi.

Se provieni da una famiglia che ha sempre lavorato sodo per sbarcare il lunario, molto probabilmente sei convinto che per guadagnare più soldi bisogna lavorare di più.

Eppure lì fuori c’è una moltitudine di persone che, pur lavorando le tue stesse ore, guadagna 5, 10, 20 volte il tuo stipendio.

E se in questo momento stai storcendo il naso perché trovi che questa affermazione sia eccessiva, non preoccuparti è solo il tuo paradigma a non essere d’accordo.

Conosci la storia di Roger Bannister?

Negli anni ’50 dello scorso secolo era ritenuto impossibile correre il miglio (1609,34m) sotto i 4 minuti. 

A sostenere questa tesi c’erano schiere di scienziati che spiegavano, con dovizia di particolari, perché un essere umano non sarebbe stato in grado di percorrere tale distanza in meno di 4 minuti.

Attenzione: non era considerato difficile o solo per pochi, era considerato impossibile.

Per tutti, tranne che per Roger Bannister, che il 6 maggio del 1954 riuscì a percorrere il miglio in 3’59,4″, rendendo possibile l’impossibile.

Da quel momento il paradigma secondo il quale l’uomo non potesse correre il miglio sotto i 4 minuti andò in frantumiInfatti, appena 46 giorni dopo, un australiano migliorò il tempo.

corridore e paradigma mentale

Funziona così: il tuo paradigma mentale ha il pieno controllo dei tuoi risultati. Cambia paradigma e cambierai i tuoi risultati.

La realtà che viviamo viene filtrata attraverso le lenti delle nostre convinzioni e in base ad esse interpretiamo ciò che è la nostra verità.

I nostri comportamenti sono il risultato delle nostre convinzioni e se non proviamo a sovrascrivere i nostri paradigmi, finiamo per vivere sempre il solito film.

Un po’ come tutti i corridori prima di quel 6 maggio del 1954.

Come cambiare paradigma mentale: la mia esperienza

Se cerchi sul web notizie su come cambiare paradigma mentale, troverai una miriade di informazioni. Alcune corrette e il resto con la finalità di venderti qualche corso di formazione che, non solo non cambierà i tuoi paradigmi, ma finirà per confonderti e nient’altro.

Per questo motivo ho deciso di parlarti della mia esperienza in merito.

1. Metti in dubbio il tuo paradigma mentale limitato

Come ti ho spiegato, i paradigmi finiscono per creare una realtà alla quale crediamo ciecamente. Anzi, ti dirò di più: pur di non smentire la nostra verità, ci comporteremo come se fosse l’unica possibile, senza mai metterla in dubbio.

Il dubbio, ecco il primo passo che ho fatto verso il cambio dei miei paradigmi.

Dall’immagine che avevo di me, fino alle mie finanze, ho iniziato a mettere in dubbio tutto ciò in cui credevo.

Ho iniziato a chiedermi se le mie convinzioni fossero frutto della mia esperienza, o solo delle informazioni che mi sono state passate per buone.

E anche se avessi avuto un’esperienza in merito, davvero non sarebbe stato possibile fare altrimenti?

Il miracolo è stato quello di aprirmi a diverse possibilità. Ho iniziato a credere in un futuro diverso, in un me diverso. Ho preso ogni elemento della mia vita e l’ho messo in discussione.

Ad esempio: ho messo in dubbio la credenza che per guadagnare più soldi dovevo lavorare necessariamente più ore.

Questa convinzione mi era stata affibbiata da coloro che mi hanno cresciuto, dai genitori (operai) ai docenti (che per tutta la loro vita hanno scambiato il tempo per denaro).

2. Passa dal “non posso” a “come posso”

Quando ho messo in dubbio questa credenza, mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per aumentare le mie entrate, escludendo categoricamente la possibilità di lavorare più ore.

E quindi, invece di riempirmi l’agenda di appuntamenti come fa la stragrande maggioranza dei miei colleghi, ho optato per migliorare le mie competenze e offrire un servizio migliore ai miei pazienti, aumentando il costo della prestazione.

Stesse ore di lavoro (anzi, anche meno) e guadagni più alti. 

3. Cerca prove che contestino la tua credenza limitante

Come quando ero convinto che investire in borsa fosse roba da trader nerd e che avrei potuto perdere tutti i miei risparmi.

Quindi ho iniziato ad informarmi, ho seguito dei corsi di formazione introduttivi alla materia, leggo libri sull’argomento e ho scoperto che tutti possono farlo, specie oggi con le moderne tecnologie.

Non sono un investitore esperto alla Warren Buffett, ma quando ho comparto la mia prima azione è stata una soddisfazione immensa. La mia ricerca ha completamente ribaltato la mia credenza sugli investimenti.

4. Lavoro e disciplina

Cambiare paradigma mentale richiede, come sempre, un lavoro costante e una disciplina ferrea. 

Quando ho deciso di migliorare le mie competenze per guadagnare di più, mi sono ritrovato a 37 anni di nuovo tra i banchi dell’università per conseguire un’altra laurea.

Seguire le lezioni, partecipare ai tirocini obbligatori, studiare con profitto, tutto mentre si porta avanti il proprio lavoro, richiede un forte impegno e tanta disciplina. 

Come ci sono riuscito? Grazie al potere di un nuovo paradigma mentale

Conclusioni

I paradigmi sono proprio come quei programmi che ti ritrovi sul pc che ne appesantiscono la memoria e rallentano le operazioni di calcolo.

Sostituire quei programmi con altri più performanti è l’unico modo per ottenere dei risultati migliori. Lo stesso accade per la nostra mente.

Abbiamo visto in che modo i paradigmi mentali controllano i nostri comportamenti e quanto sia necessario metterli in discussione per sovrascriverli e garantirci performances migliori.

Quali sono i paradigmi che ti stanno rallentando? Fammelo sapere nei commenti. 

 

Al prossimo post, 

Antonio M.

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Questo articolo ha 4 commenti

  1. Federico

    Bell’ articolo, complimenti. Tuttavia, non è facile cambiare un paradigma ed è forse più difficile individuarlo e capirne l’origine.

    1. Antonio Martone

      Ciao Federico e grazie per il commento.
      Hai proprio ragione, a volte è più difficile individuare un paradigma che cambiarlo.
      Per individuare un paradigma limitante, io mi pongo una semplice domanda: “Perché mi trovo sempre in questa situazione?”. Se è una situazione non gradita, perché ci finisco sempre con tutte le scarpe? Allora inizio a pensare che ci sia “un programmino” che agisce al mio posto. Et voilà, con un po’ di impegno, spunta fuori una nuova credenza che va riprogrammata.
      Un abbraccio,
      Antonio M.

      1. Antonella

        Mi piace potere cambiare il mio paradigma mentale la mia mente è bloccata al passato sensi di colpa e x avere più soldi lavorare di più ( sono infermiera non turnista . . . ) quali esercizi fare con la mente come riprogrammarla . . . È vero ti vendono corsi x troppi soldi dovrei fare prestiti

        1. Antonio Martone

          Ciao Antonella e grazie per il tuo commento.
          Il primo, e forse più importante, passo da compiere è rendersi conto dei propri paradigmi mentali e delle proprie credenze limitanti.
          Se hai già stabilito quali siano i paradigmi che ti stanno limitanto, sei già a metà dell’opera e hai il potere di modificarli.
          Devi lavorare sulle tue abitudini e avere disciplina e costanza. I risultati arriveranno…
          A presto,
          Antonio M.