3 lezioni che possiamo apprendere dai bambini

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  • Categoria dell'articolo:Cambiare vita
  • Ultima modifica dell'articolo:3 Luglio 2023
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bambini supereroi
di Antonio Martone

di Antonio Martone

I bambini sono le creature più fragili e vulnerabili che esistano sul pianeta. Sono totalmente dipendenti.

Per questo motivo noi genitori abbiamo il compito di sostenerli e di prepararli, al massimo delle nostre possibilità, a vivere una vita piena e soddisfacente.

Ma possiamo ricevere da loro anche preziose lezioni di vita

In questo post ti parlo di 3 insegnamenti che possiamo apprendere dai bambini per migliorare il nostro benessere e la qualità della nostra vita.

Prima lezione: impara a respirare dai bambini

Prova ad osservare un bambino mentre respira. Se è in uno stato di quiete, vedrai il suo pancino gonfiarsi e sgonfiarsi ritmicamente, segno di una buona funzionalità del diaframma.

Adesso prova a guardarti allo specchio. Se rientri nell’80% della popolazione mondiale, vedrai muovere il petto, le coste, vedrai il collo irrigidirsi, segno di un diaframma bloccato e di una vita vissuta all’insegna dello stress.

Il diaframma è il principale muscolo della respirazione, ma svolge anche altre importantissime funzioni, dalla peristalsi al controllo posturale.

Lo stress, le convinzioni limitanti, il vivere nel passato o nel futuro ignorando costantemente il presente, accorciano letteralmente il nostro respiro

Abbiamo bisogno di respirare per vivere e, grazie all’innato istinto di sopravvivenza, metteremo in atto ogni compenso possibile pur di prendere la nostra boccata di ossigeno vitale.

Ma a quale prezzo? Stanchezza cronica, dolori cervicali, schiena bloccata, stipsi, reflusso gastroesofageo…e potrei continuare ancora.

I bambini non hanno di questi problemi perché hanno di meglio da fare che farsi intortare da regole sociali e pregiudizi.

due bambini che respirano

Per poter iniziare a goderti il presente e riprendere il controllo della tua respirazione, potresti iniziare a meditare.

Prendere coscienza di essere nel tempo presente è l’unico modo per lasciar andare le ansie e le preoccupazioni che ci attanagliano quotidianamente.

Seconda lezione: impara a vivere il qui e ora

Quando osservo Juri (mio figlio) giocare è sempre una scoperta.

L’attenzione che pone in ciò che sta facendo è totale. Ma ciò che mi più mi lascia stupito è la sua capacità di ripetere decine di volte lo stesso gioco. 

Ad esempio, gli piace far finta di preparami il caffè. Lo vedi che maneggia la sua moka giocattolo, mette l’acqua, il caffè, prepara la tazza e me lo porta. Io ringrazio, faccio finta di bere e gli restituisco la tazza. 

E il gioco ricomincia. Una, due, trenta volte. Ogni volta che bevo mi regala un sorriso che non riesco a descrivere. Ogni volta. Per trenta e più volte.

I bambini riescono a fare questo perché sono talmente nel presente che possono rivivere la realtà per la prima volta anche cento volte di seguito.

Le loro mappe mentali non sono così rigide come le nostre.

In poche parole vivono il qui e ora.

Noi invece siamo governati dalle abitudini, è questo che ci frega.

Quando ci prepariamo il caffè, lo facciamo in automatico, così senza pensarci. E questo vale per ogni azione quotidiana. 

Il risultato? Per gran parte della giornata siamo completamente ipnotizzati e governati dal nostro inconscio, sprecando così numerose occasioni per goderci la vita.

Dovremmo essere grati e godere appieno di tutto ciò che ci circonda, come Juri si gode la mia tazza di caffè.

bambini che giocano alla settimana

La prossima volta che incroci dei bambini giocare, fermati. Osserva come si godono il momento e prova a fare lo stesso.

Ogni tanto rallenta, che ti trovi in ufficio a lavorare o a fare la spesa non importa, tu rallenta. Pensa per un solo istante a cosa stai realmente facendo. Ne hai il pieno controllo o stai procedendo per inerzia? Sei vigile o ipnotizzato/a?

Terza lezione: coltiva una mente da principiante

La curiosità spinge i bambini ad imparare cose nuove e il loro approccio è sempre da principiante.

Che cosa significa avere una mente da principiante?

Semplicemente avere una mente aperta, pronta a scoprire e godere le meraviglie del mondo.

Il principiante ha passione e nutre vivo interesse per ciò che sta imparando; corre rischi, sperimenta e segue l’istinto. In pratica non si annoia mai.

Pensa a quanti sforzi hai fatto per imparare a camminare. Quante volte sei caduto/a e ti sei rialzato/a, ma non hai mollato fino a quando non hai acquisito quella competenza.

E ancora: mangiare da solo/a, vestirti, imparare un nuovo gioco e via così.

L’approccio da principiante è il punto cardine

Abbandona la “mente da esperto” che ti farà apparire tutto noioso e privo di interesse.

bambino che scrive da principiante

Guarda le cose da una nuova prospettiva, spesso si è convinti di sapere già tutto ma, come ti accennavo prima, siamo solo governati dall’inconscio, dalle nostre abitudini.

Nella mente del principiante ci sono molte possibilità, in quella da esperto poche.
– Shunryu Suzuki-Roshi

Riflessioni finali e un'ultima lezione

I bambini sono un bene prezioso e hanno un’energia pulita e coinvolgente. 

Se li osserviamo con gli occhi del cuore e privi di pregiudizi, ci rendiamo conto di quanto sono completi e felici nella loro semplicità.

Quando cresciamo perdiamo quella straordinaria capacità di semplificare le cose, di viverle per quelle che sono, di appassionarci e finiamo per “ammalarci”.

I bambini hanno bisogno di molte attenzioni, è vero, ma donano anche tanto.

Prima di salutarti voglio dirti che puoi imparare ancora tanto dai bambini, una cosa in particolare: ridere.

Ridi più spesso, ridi di cuore, allenta la pressione (che nella stragrande maggioranza dei casi è solo nella tua testa) e lasciati andare.


E tu cosa credi che si possa ancora imparare dai bambini? Fammelo sapere nei commenti.

Ti saluto e ci leggiamo al prossimo articolo.

Antonio M.

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